“Come una ragazza di 25 anni proveniente dalla Russia e in viaggio verso Cuba, volevo andare oltre il passato sovietico di Cuba; ero desiderosa di scoprire e catturare il cambiamento — in particolare, la nuova generazione di giovani, molti dei quali sono incredibilmente promettenti, coraggiosi e audaci.

Prima del mio viaggio a L’Avana, avevo contattato due ragazze del posto, Cami e Bia, tramite la piattaforma Couchsurfing. Sentivo che avevamo molto in comune, e i miei istinti non mi hanno deluso: ci siamo trovate subito bene. Mi hanno aiutato a identificare le diverse comunità giovanili de L’Avana e a trovare i loro rappresentanti: insieme abbiamo contattato persone sui social media, cercato partecipanti attraverso i loro amici e amici di amici, e vagato per le strade alla ricerca di giovani vivaci e stilosi in tutta la città. Ho fotografato gamer, skater, rocker, appassionati di moda, una comunità di tatuaggi, amanti della natura, rapper e musicisti di trova — e ho creato una serie di nove ritratti di gruppo contro vari sfondi, che spaziano da case coloniali abbandonate ai resti di edifici sovietici.

Nonostante la situazione economica e politica del paese, i giovani riescono a trovare modi per esprimersi e seguire le loro passioni. I gamer competono di notte per evitare interruzioni di Internet. Gli skater ricevono skateboard tramite donazioni e trovano il tempo per allenarsi tra i turni di lavoro. I cosplayer riciclano tessuti e usano abiti di seconda mano per creare costumi per piccoli ma sempre più popolari eventi di cosplay. Avere amici e parenti all’estero aiuta –– che si tratti di ottenere vestiti, strumenti musicali, materiali per tatuaggi o di distribuire musica sulle piattaforme di streaming.”