Giorgio Celiberti
Giorgio Celiberti, nato a Udine nel 1929, si distingue precocemente nel mondo dell’arte partecipando alla Biennale di Venezia del 1948 a soli diciannove anni.
La sua formazione artistica avviene a Venezia, dove frequenta il liceo artistico e lo studio di Emilio Vedova, condividendo spazi e ispirazioni con figure come Tancredi, Carlo Ciussi e Marco Fantoni. I viaggi, sia in Europa che negli Stati Uniti, influenzano profondamente la sua arte, specialmente il periodo trascorso a Parigi negli anni ’50, dove entra in contatto con importanti esponenti della cultura figurativa francese.
Nel 1965, l’esperienza toccante del lager di Terezin lo ispira a creare opere focalizzate su quell’evento, dando inizio a una serie di opere dedicate al tema. Parallelamente alla pittura, Celiberti si dedica alla scultura, esplorando una vasta gamma di materiali e temi, dalle opere monumentali ai bassorilievi, esposte in mostre internazionali. Nel corso della sua carriera, ha partecipato a numerose esposizioni in tutto il mondo, ricevendo riconoscimenti come il Premio Sulmona nel 2003.
Ha anche realizzato opere sacre e commemorative, come la grande croce pendula nell’Abbazia di Rosazzo (Udine). La sua ricerca artistica è caratterizzata da una costante sperimentazione e innovazione, con un’attenzione particolare alla fusione tra espressione plastica e pittorica. Le sue opere hanno trovato spazio in importanti istituzioni artistiche, con esposizioni fino al 2020 in gallerie e musei di tutto il mondo, evidenziando la sua duratura e significativa presenza nel panorama artistico contemporaneo.