URBAN 2022: Susan Meiselas presiederà la giuria della sezione “Book Award”
Manca poco alla tredicesima edizione di URBAN Photo Awards, che aprirà le iscrizioni martedì 1 marzo 2022.
Nell’attesa, siamo felici di annunciare finalmente la prima super-giurata che avrà il compito di scegliere il vincitore della sezione URBAN Book Award: Susan Meiselas, una delle più influenti fotografe documentariste al mondo, affiliata alla celebre agenzia Magnum Photos e presidente della Fondazione Magnum.
Un’altra leggenda vivente della fotografia internazionale ci onorerà dunque della sua presenza nella giuria del contest, dopo Bruce Gilden, Paolo Pellegrin e Francesco Cito (2021), Alex Webb (2020) e Martin Parr (2019).
La sezione URBAN Book Award è dedicata ai progetti estesi (i cosiddetti “dummy”, bozze di libri fotografici), ideale per i fotografi a cui va stretto il limite di 12 foto della sezione Projects & Portfolio. Il premio offre la possibilità al fotografo vincitore di vedere il proprio progetto autoriale pubblicato come volume cartaceo e presentato a livello internazionale nell’ambito del festival Trieste Photo Days 2022.
Susan Meiselas sarà una delle ospiti principali del Trieste Photo Days e premierà personalmente il vincitore della sezione URBAN Book Award durante la cerimonia finale del contest, sabato 29 ottobre 2022. Al festival, Meiselas terrà inoltre un talk esclusivo e sarà una delle protagoniste del progetto WOW: Worlds of Women.
Nei prossimi giorni annunceremo gli altri membri della “super commissione” dei giurati: il presidente della giuria, che sceglierà il Vincitore Assoluto della sezione Foto Singole, e il giurato che sceglierà il vincitore della sezione Projects & Portfolio.
Susan Meiselas è una fotografa documentarista con base a New York. È l’autrice di importanti progetti come Carnival Strippers (1976), Nicaragua (1981), Kurdistan: In the Shadow of History (1997), Pandora’s Box (2001), Encounters with the Dani (2003), Prince Street Girls (2016), A Room Of Their Own (2017) e Tar Beach (2020).
Meiselas è nota per il suo lavoro di documentarista focalizzata sui problemi dei diritti umani in America Latina. Le sue fotografie sono incluse in collezioni internazionali. Nel 1992 è stata nominata MacArthur Fellow, ha ricevuto una borsa di studio Guggenheim (2015) e, più recentemente, il Deutsche Börse Photography Foundation Prize (2019) e il primo Women in Motion Award da Kering e dai Rencontres d’Arles. Mediations, una mostra d’indagine del suo lavoro dagli anni ’70 ad oggi è stata recentemente esposta alla Fundació Antoni Tàpies, alla Galleria nazionale dello Jeu de Paume di Parigi, al San Francisco Museum of Modern Art e all’Instituto Moreira Salles a San Paolo, ed è attualmente in mostra alla Kunst Haus di Vienna.
È presidente della Fondazione Magnum dal 2007, con l’obiettivo di espandere la diversità e la creatività nella fotografia documentaria.